I rarissimi gioielli trecenteschi esposti nel museo furono ritrovati nel 1938 in via Trezza a Verona. Comprendono i pezzi di due cinture in oro e argento dorato e una splendida fibbia, o fermaglio, di pietre preziose e perle incastonate in oro. La fibbia ha una forma a stella – che richiama motivi di design comuni nell'arte gotica, come i rosoni delle chiese – composta da sei grandi raggi circondati da perle e sei più piccoli con una perla in cima, ed è decorata con ametiste alternate con smeraldi e perle orientali disposte a cerchi concentrici su una pesante base di oro zecchino. La lavorazione artigianale di questo bellissimo oggetto è paragonabile a quella della produzione orafa veneziana contemporanea, ad esempio la Pala d'Oro nella chiesa di San Marco. La spilla dai contorni ondulati ornata di grandi perle e decorata al centro da un'acquamarina rettangolare, contiene trentatre perle grandi, due ametiste, una pietra rossa, due pietre chiare e uno smeraldo luminoso. Certamente questi oggetti rispecchiano la sontuosità degli abiti aristocratici dell'epoca, confermata anche dalle rare tele orientali rinvenute nella tomba di Cangrande I della Scala. Il tesoro figurava probabilmente tra i doni dati dalla Repubblica di Venezia al successore di Cangrande, Mastino II, che stabilì un'alleanza politica con la stessa.