Sottratto al degrado e all’incuria con l’acquisizione da parte del Comune di Gratteri che ha eseguito alcuni interventi di restauro, oggi del monumento originario rimane molto poco: del monastero non vi è più traccia; sono visibili, invece, i muri perimetrali della chiesa (che era a pianta basilicale a tre navate con tre absidi sul lato orientale), uno splendido portale romanico e alcuni elementi decorativi. Molti sono i motivi per i quali abbiamo scelto di adottare questo monumento: la bellezza del luogo in cui sorge, una radura circondata da boschi tra le colline e il mare; la sua antichità (risale, infatti, al XII secolo) e unicità (fu l’unico insediamento in Sicilia dei frati Premostratensi, agostiniani riformati provenienti forse dalla Normandia); il suo valore artistico come esempio significativo di stile romanico europeo. Desideriamo fortemente tutelare e valorizzare l’ Abbazia come parte integrante del paesaggio ed elemento della nostra identità storico-culturale.