LAZARO
Incisione all’acquaforte e bulino, mm. 658x502
“P. P. Rubens pinxit” (in basso a sinistra); “B. a Bolswert sculp. et excudit” (in basso a destra); “Cum privilegijs Regis
Christianissimi, Serenissimae Infantis, et Ordinum Confederatorum” (nel centro).
Iscrizioni: “LAZARE, VENI FORAS. Joan. 11.”
L’incisione si ispira al dipinto dello stesso soggetto del Rubens, già al Kaiser Friedrich-Museum di Berlino, n. 783,
distrutto nel 1945, uno dei quadri più narrativi del maestro dipinto verso il 1618-1620. Boèce a Bolswert ha allargato
la composizione, aggiungendovi i gruppi dei personaggi a sinistra e sopra la tomba che presentano una vena più
popolare. Nel quadro di Berlino, come nel bozzetto del Louvre la scena presentava soltanto i personaggi principali, sei
nel dipinto di Berlino, sette nel bozzetto del Louvre. Il paesaggio è stato anch’esso molto sviluppato con il grande albero
al centro e i cipressi a sinistra. L. van Puyvelde segnala un bozzetto in grisaille, più rifinito di quello del Louvre, esistente
nella collezione di Mme P. E. Weil a Parigi, bozzetto forse in rapporto con l’incisione di Boèce a Bolswert e delle
stesse dimensioni (61x49 cm.). Una copia su tela dell’incisione si trova al Rijksmuseum di Amsterdam.
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