Il quadro era stato attribuito in origine a Parmigianino, poi a Bernardino India e, infine, a Prospero Fontana, cui effettivamente deve appartenere per fin troppo espliciti confronti. L'opera sarebbe tra le più giovanili del pittore, datata tra il 1539 e il 1545. I rapporti con Bernardino India restano comunque evidenti e costituiscono l'interrogativo aperto sulla formazione del pittore veronese che sembra gravitare sul manierismo emiliano o più probabilmente sulla presenza dei bolognesi, come Primaticcio, a Mantova.