La Venere blu sono io.
Con una malattia che non si vede, invisibile.
Con un tatuaggio che non avrei fatto, in un’altra vita.
La Venere multicolore sono io, in un’altra vita.
Sana.
Quasi sicuramente diversa da come sono.
I colori, tutti diversi, rappresentano quel qualcosa di diverso da adesso.
Più alta o più magra, più grassa o più simpatica, più divertente o più estroversa.
Più di come sono adesso, o meno.
Diversa.
Migliore o peggiore.
Posso solo immaginare.