Da che son nata convivo con un’ombra, con un mostro, incatenato a me in maniera indissolubile. Nessuno la vede, nessuno se ne preoccupa, e meno male...
Non voglio che si noti perché poi chi mi sta attorno comincerebbe ad avere paura anche di me. Questo mostro, quest’ombra, è invisibile non solo perché non si può scorgere, ma anche perché le persone preferiscono non vederlo. Forse lei stessa è stata creata da questa indifferenza. Sono nata incatenata a lei e tante volte mi sono lasciata trascinare, fin quando ho capito che non doveva avere lei il controllo. Allora ho deciso di abbracciarla col suo nastro rosso, che, come la catena, ci lega indissolubilmente. Perché i nastri fanno meno paura delle catene. E anche se non tutti sanno che esiste, ora a me fa meno paura e forse ne farà meno anche a chi avrà il coraggio di guardarla in faccia.