Nella villa alcune stanze più di altre, per le giustapposizioni di opere e per i dialoghi che tra esse si instaurano, sembrano portatrici di un preciso programma iconografico. Quella che avrebbe dovuto essere la stanza da letto del collezionista, posta in cima alla torre . In questa stanza è raggruppata la maggior parte dei fondi oro e delle opere più antiche della collezione: da Simone dei Crocifissi al Sassetta, da Marco di Paolo Veneziano a Gherardo Starnina, con tre tavole di Bergognone che, quasi a ricomporre un immaginifico trittico andato smembrato, occupano un’intera parete.