Nel Libro di Tobia l'angelo Raffaele venne invocato da Tobi, uomo giusto e povero, affinché accompagnasse suo figlio Tobia, spesso chiamato Tobiolo, a riscuotere un credito di dieci talenti d'argento contratto dieci anni prima. Durante il viaggio Raffaele indicò a Tobia la strada più sicura e lo salvò più di una volta, senza mai rivelarsi come angelo, se non alla fine della vicenda. Nel dipinto, l'angelo si è già rivelato mostrando le ali a Tobia che, come da racconto biblico, reca in mano il pesce che Raffaele gli ha fatto catturare nel Tigri salvandolo dal morso che l'animale stava per dargli al piede.