We made it - 1942

L'ombra onnipresente della Seconda Guerra Mondiale, e Anne Frank che scrive nel suo diario "Innumerevoli amici e conoscenti sono andati incontro ad un terribile destino", e così la sua famiglia dovette nascondersi. Le immagini in movimento sono tratte da classici come 'Casablanca', la famosa canzone interpretato da Sam - 'As time goes by' - e 'Holiday Inn' quando 'White Christmas' è cantata inizialmente nel film di Bing Crosby. La 'primea' del film d'animazione 'Bambi', ed io nel 1960, una bambina portata fuori dal cinema urlante per lo shock, quando sparano alla sua mamma. In Gran Bretagna Winston Churchill fa il discorso "Ora, questa non è la fine ...". Alla Radio 'Desert Island Discs' - ancora oggi in onda - ha iniziato con la sua famosa sigla musicale che 'lega' tuti gli anni a seguire. Attraverso tutto questo il numero '42' risuona come fanno alcuni numeri, e più avanti nel corso del secolo è la spina dorsale della serie radiofonica di Douglas Adams, poi la TV e poi un film di Hollywood 'La vita, l'universo e tutto'. In qualche modo parte della sua scrittura si collega di nuovo al 1942 in echi testuali per me così ho intrecciati, e li ho sottoposti al filtro della distorsione temporale. Quelle parole mutano nella disposizione e il cambiamento, amplificando il contesto e significato. Uno dei tre elementi visivi è da un artista di guerra che si era perso durante un volo per l'Islanda, mentre le altre immagini sono falsi futuri o pubblicità promesse o la battaglia che non c'è mai stata (Los Angeles). Tanto tempo fa, ma il filo di continuità è in noi: per tutte le nostre verità, mancanze ed umanità. "For old time's sake Forsake A kiss is just a kiss