Un volto di donna studiato nella rigidità di una posa statica, per trarne un prototipo quanto più veritiero ed esemplificativo di una scultura che deve essere perfezionata secondo un angolo giro completo: questa testa è sintomo di un’aspirazione alla compiutezza delle forme, non già perché sia l’obiettivo di ricerca generale dell’artista, ma perché tale armonia è funzionale alla realizzazione di altre opere, per le quali volutamente si cercherà non già la perfezione ma un avvicinamento di questa alla verità quotidiana. L’essenza del verismo è esattamente questa: studiare la realtà nell’immutabilità delle sue forme e declinarla alla contingenza del quotidiano.