L'artista monta rami sul muro così da imitare la forma di corna di cervo dei trofei che decorano le sale delle ville di caccia aristocratiche. La sua spinta primitiva di caccia e raccolta confonde le discipline della botanica e della zoologia, la propagazione dell'orticoltura con la conservazione di esemplari di animali. Nel processo i simboli dello sport sanguinoso e gratuito si riconvertono in quelli di un'attenta ricerca del foraggiamento e dell'attenzione ai cicli della natura. L'installazione di Malgeri allegorizza anche la storia mitologica raccontata nelle Metamorfosi di Ovidio, della ossessione di Apollo per Daphne, la ninfa che, per eludere gli ardenti avi del dio del sole, implorò il padre di trasformarla in un albero.