La raffigurazione paleocristiana del mite pastore, che porta sulle spalle la pecorella recuperata, è qui ripresa nella composizione generale ma declinata a una versione laica e fortemente legata anche alla tradizione scultorea classica.
Tutti gli esempi di confronto tratti dalla statuaria antica valgono nell’opera del maestro di Giulianova a raffigurare la semplicità della vita contadina, la solidità volumetrica di una giovinetta che con un gesto grazioso attende a un dovere quotidiano.