Una donna gira per il 19° piano di un edificio in una anonima città industrializzata. Le è stato detto, attraverso una serie di indicazioni criptiche, come dipingere un paesaggio immaginario dove incontrare l'autore di quelle lettere. La distanza geografica e fisica con la persona che le sta scrivendo può essere ridotta solo attraverso un lavoro metodico di immaginazione e distacco da ciò che la circonda. La possibilità di viaggiare da una stanza, vedendo con gli occhi chiusi, in un posto che esiste solo nelle loro menti. Il compito è reso difficile dalle indicazioni contraddittorie che le vengono date, come una donazione esplicita di quella che è una comunicazione a distanza con i suoi intervalli di tempo. La forza di rivelare l'intoppo può essere trovata solo nell'accurata memoria dei ricordi che ha dei loro veri incontri, una volta accaduti, lontano nel tempo, ma lontani, da dove sono venuti entrambi.
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