La Scienza per l’Arte è un’area disciplinare relativamente recente che, in non molti decenni, ha coinvolto la maggioranza delle scienze sperimentali in una quantità e varietà di applicazioni per le opere d’arte. La chimica e la fisica aiutano a conservare l’opera d’arte, ma non solo, aiutano anche a comprenderla meglio. Le tecniche di diagnostica in particolare offrono la possibilità di scoprire cosa si cela sotto lo strato pittorico per raggiungere importanti evidenze nella datazione, nell’attribuzione dell’opera, nella tecnica e nel processo creativo dell’artista.
Gli strumenti delle analisi tecniche utilizzano l’intero spettro di radiazioni elettromagnetiche: sia visibili all’occhio umano (macrofoto, microfono, foto a luce radente), sia invisibili (raggi X, radiazioni infrarosse e ultraviolette), e metodologie di tipo chimico-fisico per le analisi dei pigmenti. Il Gruppo Bracco, multinazionale che opera nel settore delle scienze della vita, leader mondiale nella diagnostica per immagini, da sempre è impegnato nella valorizzazione del patrimonio artistico culturale italiano. Negli anni ha sostenuto importanti mostre nazionali e internazionali di alto profilo culturale e scientifico, concentrandosi proprio sull’imaging diagnostico applicato alle opere d’arte.
La mostra Dentro Caravaggio - Immagine guidaFondazione Bracco
Dentro Caravaggio
Milano omaggia il grande artista con la mostra "Dentro Caravaggio", che presenta venti capolavori del Maestro riuniti per la prima volta. Un'esposizione unica non solo per le opere provenienti dai maggiori musei italiani e da importanti musei stranieri ma perché per la prima volta le tele di Caravaggio sono affiancate dalle rispettive immagini radiografiche che hanno permesso al pubblico di seguire e scoprire, attraverso un uso innovativo degli apparati multimediali, il percorso dell’artista dal pensiero iniziale fino alla realizzazione finale dell’opera.
Il Gruppo Bracco è Partner dell'esposizione per le nuove indagini diagnostiche.
La mostra, curata da Rossella Vodret e coadiuvata da un prestigioso comitato scientifico presieduto da Keith Christiansen, racconta da una prospettiva nuova gli anni della straordinaria produzione artistica di Caravaggio, attraverso due fondamentali chiavi di lettura: le indagini diagnostiche e le nuove ricerche documentarie che hanno portato a una rivisitazione della cronologia delle opere giovanili.
Questo è stato possibile grazie anche ai risultati delle analisi scientifiche, che rappresentano da diversi anni la nuova frontiera della ricerca per la storia dell’arte come per il restauro.
La mostra è promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, in collaborazione con il MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L'allestimento è progettato da Studio Cerri & Associati.
La buona Ventura di Caravaggio - Analisi diagnosticheFondazione Bracco
La preparazione chiara, diffusamente a vista, è simile a quella di molte opere giovanili. Questo tipo di preparazione verrà poi abbandonata in favore del fondo scuro.
Rispetto ai dipinti precedenti appaiono diversi il ruolo e la tipologia delle incisioni che diventano più funzionali all’impostazione delle figure.
L’incisione circolare a destra, fatta con un compasso, si riferisce all’aureola di una Madonna in preghiera sottostante ruotata di novanta gradi, forse dipinta dallo stesso Caravaggio.
Bellini, Giorgione, Tiziano e il Rinascimento della pittura venezianaFondazione Bracco
Bellini, Giorgione, Tiziano e il Rinascimento della pittura veneziana
Sia dal punto di vista visivo che intellettuale, i primi tre decenni del Cinquecento rappresentano la fase più straordinaria del Rinascimento a Venezia: quando il Giorgione e il giovane Tiziano assieme a Sebastiano del Piombo, Palma il Vecchio e altri artisti, erano attivi accanto all’ormai anziano maestro Giovanni Bellini.
Bracco è stato sponsor ufficiale della mostra “Bellini, Giorgione, Tiziano e il Rinascimento della pittura veneziana” della National Gallery of Art, esposizione che analizza questi tre grandi maestri e analizza i rapporti fra di loro e con i pittori ad essi contemporanei.
La mostra mette in rilievo lo studio dei dipinti tramite tecnologie radiologiche, oltre ad altre tecniche sofisticate, grazie a quelle stesse piattaforme che Bracco utilizza per applicazioni mediche di avanguardia.
Festino degli dei di Giovanni Bellini e TizianoFondazione Bracco
Giovanni Bellini e Tiziano
Festino degli Dei
1514 e 1529, olio su tela
170,2 x 188 cm
Washington, National Gallery of Art, Widener Collection
Firmato: jovannes bellinus
Venetus/ p.MDXIIII
Nel 1956 John Walker ha pubblicato una radiografia composita del “Festino degli dei” che ha rivelato l’aspetto originale dell’opera così come era stata eseguita da Bellini, con le figure sedute davanti a una foresta e i tronchi degli alberi che si estendevano per tutta l’ampiezza del dipinto. Walker ha potuto così correggere l’affermazione del Vasari secondo cui il dipinto di Bellini era stato completato da Tiziano, dimostrando che l’artista più giovane si era in realtà limitato a ridipingere il lato sinistro di un paesaggio già finito.
Allegoria di castità di Lorenzo LottoFondazione Bracco
Lorenzo Lotto
Allegoria della Castità (“Sogno di Fanciulla)
1502-05 circa, olio su tavola
42,9 x 33,7 cm
Washington, National Gallery of Art
Samuel H. Kress Collection
Gli esami a raggi X e agli infrarossi cui è stata sottoposta la tavola hanno rivelato l’esistenza di una precedente composizione, ruotata di 180 gradi, che include un giovane addormentato, seduto e con la testa sorretta dalla mano, dunque in una posa simile a quella della fanciulla. Come indicato da David Brown, questa postura riprende quasi esattamente quella della figura centrale di un soggetto molto amato dal Rinascimento, il Sogno di Ercole o Ercole al bivio, e ricorrente sui pannelli dei cassoni, come quello attribuito a Giacomo Pacchiarotto e conservato allo Szépmüvészeti Mùzeum di Budapest.
Concerto di Giovanni CarianiFondazione Bracco
Giovanni Cariani
Concerto
1518 circa, olio su tela
92 x 130 cm
Washington, National Gallery of Art
lascito di Lore Heinemann
in memoria del marito
Dr. Rudolf J. Heinemann
solo a Washington
Riemerso solo negli anni sessanta, il “Concerto” di Cariani, oggi alla National Gallery of Art, è stato subito acclamato come un capolavoro. Qualsiasi interpretazione si voglia dare di questo dipinto non si può prescindere dal fatto che non rappresenta un ensemble vocale. A giudicare dai lineamenti individualizzati tutte e tre le figure sono ritratti, anche se gli effigiati non sono ancora stati identificati. Il più imponente è senz’altro il musicista, che irrompe sulla scena separando il maestro dal suo aristocratico giovane allievo. Con la sua mole, il cappello stravagante e quel cercare l’ispirazione in modo forse troppo appassionato, il musicista della tela di Washington sembrerebbe impersonare una critica ai dipinti musicali di genere elevato con i quali Cariani era venuto a contatto a Venezia.
I cantieri del suono. Violino Storioni 1793 - Una storia d’amore tra arte, scienza e musica
“I cantieri del suono. Violino Storioni 1793” è un progetto multidisciplinare di alto valore culturale e scientifico, che trova nello stretto incontro tra arte, scienza e musica il suo tratto caratterizzante. L’iniziativa è realizzata grazie alla partnership pubblico-privata tra Fondazione Bracco, Comune di Cremona e Museo del Violino nell’acquisto, studio, restauro ed esposizione del violino “Piccolo” di Lorenzo Storioni.
Il “Piccolo” è un violino di misura ridotta, opera autentica in tutte le sue parti del liutaio cremonese Lorenzo Storioni (1744-1816), comprovato da un cartiglio dell'autore. Lo strumento è un mirabile esempio di liuteria della fine del ‘700, che, oltre ad avere un importante valore quale oggetto di studio ed esemplare tipico dell'opera di Storioni, è di particolare interesse poiché è un autore del quale Cremona, centro di eccellenza dei noti strumenti ad arco con il Museo del violino e il Distretto Culturale della Liuteria, non possiede esemplari.
Ricomparso recentemente dopo un lungo periodo di abbandono, probabilmente fra i vecchi oggetti dimenticati nelle soffitte di un palazzo nobiliare, il violino rappresenta un caso emblematico ed incredibilmente interessante per studiosi, restauratori e scienziati. È stato costruito dall’importante liutaio cremonese durante la fine del XIX secolo per un bambino e, proprio per questo motivo, porta ancora con sé molti dei materiali applicati in origine, sopravvissuti ad oltre due secoli di storia.
Il progetto prevede lo studio storico, organologico e filologico dello strumento, affiancato da una campagna diagnostica per l’approfondimento dei materiali e delle caratteristiche tecniche costruttive del violino e la realizzazione del restauro dello strumento, ad opera di maestri liutai restauratori di chiara fama, per concludersi con l’inserimento dello strumento all’interno della collezione permanente del Museo del Violino nell'aprile 2019.
The 1793 Violino Piccolo by Lorenzo Storioni - AnalisiFondazione Bracco
Il Violino Piccolo di Lorenzo Storioni - Le voci dei ricercatoriFondazione Bracco
Analisi di fluorescenza dei raggi-X (XRF) condotta sulla tavola dello strumentoFondazione Bracco
La campagna di indagini scientifiche non invasive condotta presso il Laboratorio Arvedi dell'Università di Pavia (CISRiC - Università di Pavia) e la realizzazione del restauro, oltre al valore culturale legato al recupero di uno strumento che ha dignità di opera d’arte, hanno una valenza formativa: sono infatti occasione preziosa di studio per i giovani allievi del corso di laurea in Conservazione e Restauro degli strumenti musicali dell’Università di Pavia, unico in Italia. Il progetto, di altissimo valore culturale e scientifico, vede Fondazione Bracco lavorare con il Comune di Cremona e il Museo del Violino.
Un’iniziativa che somma tutte le caratteristiche peculiari dei progetti di Fondazione Bracco: lo stretto legame tra arte, musica e ricerca scientifica, la collaborazione tra eccellenze italiane, la condivisione di conoscenze a diversi livelli, il coinvolgimento di musei, università e centri di ricerca, la dimensione fortemente multidisciplinare.
Il Violino Piccolo di Lorenzo Storioni - Le analisi diagnosticheFondazione Bracco
Grazie a:
National Gallery of Art, Washington
MondoMostre Skira
Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari
Laboratorio Arvedi di Diagnostica, Università di Pavia
Comune di Cremona
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