Vento tra i capelli
Il titolo italiano del dipinto, "La Scapiliata", è dovuto alle ciocche di capelli disordinate che circondano il volto della ragazza, che rimane sconosciuto.
Mischiando gli ingredienti
Tra i pigmenti utilizzati si trovano la biacca, l'ambra, un tocco di malachite e il cinabro.
Il segno di Leonardo
Dopo un'analisi al microscopio sono state trovate tracce della tecnica dello "spolvero" lungo il mento. Questa tecnica fu utilizzata da Leonardo in altri ritratti come Ginevra de' Benci e la Dama con l'ermellino.
Un look naturale
L'illuminazione d'effetto sottolinea la fronte ampia, il naso dritto e il mento piccolo e rotondo della giovane donna. Un sorriso un po' ambiguo si posa sulle sue labbra.
Un pannello in legno di noce
Come era consuetudine all'epoca, questo dipinto è realizzato su tavola di legno più sottile nella lettura e lungo i bordi.
Un bel regalo?
Secondo alcune teorie, il dipinto sarebbe stato donato da un nobile alla duchessa di Mantova, Isabella d'Este, che lo avrebbe poi appeso nell'appartamento privato della moglie di suo figlio.
Una posa nota
La posa della ragazza con la testa rivolta verso il basso presenta una notevole somiglianza con le figure della seconda versione della "Vergine delle Rocce" alla National Gallery di Londra, databile tra il 1493 e il 1506-8.
Un classico assoluto
Il dipinto ebbe un grande successo già all'epoca di Leonardo, visto che il soggetto è stato ripreso dai suoi allievi e da altri pittori contemporanei. Ha inoltre ispirato numerose copie nel corso dei secoli.
Codex Arundel, Arundel MS 263, ff.42v-43r
Leonardo da Vinci