Nella selva di Castelporziano

Un racconto visivo della ricchezza di biodiversità animale custodita nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano, una riserva naturale nella Città metropolitana di Roma.

Martora, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

La martora

Una martora (Martes martes) si affaccia su una piscina naturale per seguire gli spostamenti di possibili prede.

Questo piccolo carnivoro ha le unghie retrattili, che gli permettono di potersi arrampicare sugli alberi e muoversi agilmente tra i rami, sebbene si sposti con velocità anche sulla terra.

Cinghiale, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

Il cinghiale

“La bellezza può essere negli occhi di chi guarda, ma c'è molto più in un cinghiale di quanto non sembri!”.

Tre piccoli di Cinghiale (Sus scrofa) si abbeverano ad una piscina che si sta lentamente asciugando nella calda estate.








La colorazione striata del pelo, che rimane fino a circa 4-5 mesi d’età, permette loro di mimetizzarsi nel secco sottobosco.

Volpe, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

La volpe

Una volpe (Vulpes vulpes) osserva vigile il prato circostante. 

È una specie di grande successo, in grado di sfruttare le risorse offerte dagli habitat più diversi, dalla tundra artica, ai deserti, alle città.

Le volpi predano attivamente lepri o cerbiatti, si nutrono di carogne, animali investiti, rifiuti umani, frutta, insetti, mostrando un elevata adattabilità alle diverse condizioni ecologiche che possono dover affrontare.

Ghiandaia, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

La ghiandaia

Una ghiandaia (Garrulus glandarius) si avvicina ad una piscina per abbeverarsi.

La ghiandaia è particolarmente intelligente e ben nota per le sue capacità di imitare i canti e i richiami di altre specie. 

È infatti praticamente impossibile distinguere la sua vera identità a meno che non si riesca a vederla tra i rami.


Tuttavia, è una preda potenziale per gufi ed altri rapaci, come gli sparvieri e i pellegrini, presenti in Tenuta.

Capriolo italico, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

Il capriolo

Un giovane maschio di Capriolo italico (Capreolus capreolus italicus) ispeziona attentamente i dintorni.

I caprioli sono particolarmente sensibili agli stimoli esterni e spendono molto del loro tempo a controllare l’ambiente che li circonda per individuare rapidamente eventuali fonti di disturbo a cui rispondono con estrema rapidità.

Lepre italica, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

La lepre

Un’agile Lepre italica (Lepus corsicanus) si allontana di corsa da un possibile pericolo.

Questa specie è un po’ più piccola della Lepre europea e ha orecchie, corpo e piedi posteriori proporzionalmente più lunghi. 

Tali caratteristiche sembrerebbero migliorarne la capacità di termoregolazione e di adattamento agli ambienti mediterranei.

Tasso, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

Il tasso

Un tasso (Males males) ripreso a distanza ravvicinata mentre si sposta in un prato. 

Ha un corpo tozzo e gambe robuste e corte, adatte allo scavo. Possono costruire tane molto estese, dei labirinti con molte uscite (fino a 50) e molte camere, che vengono mantenute sempre pulite e tramandate per generazioni.

Tortora, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

La tortora

Una tortora selvatica (Streptotelia turtur) si riposa, seminascosta nella chioma di una grande quercia. 

Questa specie migratrice, di indole schiva e vigile, è considerata a rischio di estinzione in natura: ha subito un rapido declino in tutta Europa e la Tenuta di Castelporziano presenta un ambiente idoneo e sicuro, dove riprodursi, trascorrere l’estate e prepararsi per la lunga migrazione.

Nibbio bruno, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

Il nibbio

Un nibbio bruno (Milvus migrans) perlustra il territorio in cerca di possibili prede. 

Il nibbio bruno è un rapace migratore che predilige la vicinanza di zone umide e ha trovato nella Tenuta di Castelporziano un importante area di nidificazione. 

Ha una dieta diversificata e non disdegna carogne e rifiuti. 

Daino, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

Il daino

Una femmina di Daino (Dama dama) e il suo piccolo esaminano vigili l’ambiente prima di proseguire nelle loro attività.

Il colore del pelo (detto mantello) è generalmente marrone chiaro, con piccole macchie bianche sulla zona dorsale ma può variare dal marrone molto scuro al beige molto chiaro, fino al bianco latte, a testimonianza della manipolazione compiuta dall'uomo (per secoli il Daino è stata una delle specie ornamentali più importanti nei giardini e nei parchi di tutta Europa). 

Cervo, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale

Il cervo

Un cervo (Cervus elaphus) nel folto della selva di Castelporziano. 

La popolazione presente deriva dalla reintroduzione, operata nel dopoguerra, di animali provenienti dal Parco Regionale della Mandria (TO).

Nonostante le notevoli dimensioni, i cervi rimangono per la maggior parte dell’anno nel folto dei boschi e può essere piuttosto difficile avvistarli nella Tenuta.

Riconoscimenti: storia

Si ringrazia l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), in particolare i fotografi Alessandro Calabrese e Ivan Consalvo.

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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