"La Flagellazione di Cristo" di Caravaggio

La Flagellazione di Cristo (1607) di Caravaggio (Michelangelo Merisi)Museo e Real Bosco di Capodimonte

L'arrivo a Napoli

Dopo aver fatto irruzione nella scena artistica romana nel 1600, Caravaggio fu costretto a fuggire dalla Città Eterna nel 1606. Il suo temperamento esplosivo lo aveva sopraffatto, culminando in un omicidio con la spada. Condannato, l'artista fuggì a Napoli sotto la protezione della famiglia Colonna. Fu durante il suo primo soggiorno a Napoli (1606-07) che Caravaggio dipinse questo capolavoro per la chiesa napoletana di San Domenico Maggiore.

La scena

Siamo immersi inaspettatamente nel mezzo di una scena di atroce brutalità. Tre aggressori in agguato nell'ombra circondano la figura centrale di Gesù, esaltata da uno sfavillante fascio di luce verticale. Caravaggio raffigura il preludio alla crocifissione di Cristo, noto nell'arte come "flagellazione".

Il soldato romano nell'angolo in basso a sinistra è accovacciato, mentre sta preparando la frusta.

Stringe forte un fascio di ramoscelli con la mano sinistra, mentre avvolge una corda intorno alla mano destra per tenerli stretti insieme.

Il soldato alla destra di Cristo lo prende per i capelli per rendere stabile il suo bersaglio.

Avendo già preparato la sua frusta, egli è pronto per far scorrere il sangue di Cristo colpendolo alla schiena.

Il terzo soldato gli sta legando le mani dietro la schiena, stringendogli le braccia saldamente con la corda.

Colpendo il suo prigioniero per sbilanciarlo, il terzo soldato assesta un calcio al polpaccio di Cristo, a sottomettere la sua vittima sacrificale.

Invece di vestire i soldati romani in abiti classici, Caravaggio li ritrae in abiti a lui contemporanei, del XVII secolo. In questo modo catapulta la scena nel presente piuttosto che in un remoto passato.

Cristo, con le mani legate alla schiena, risplende nell'abisso come una pallida luna nel buio cielo notturno. "Per le sue piaghe noi siamo stati guariti", dice il profeta Isaia (Isaia 53: 5).

Già incoronato di spine, Cristo crolla verso di noi esausto. Stiamo assistendo alla sua Passione.

Rivoluzione

Lo stile rivoluzionario di Caravaggio ebbe un profondo impatto sull'arte europea. La sua influenza fu particolarmente sentita a Napoli, poiché il pittore fece un secondo soggiorno in città tra il 1609 e il 1610. Le sue composizioni dinamiche mostrano un forte contrasto di luci e ombre noto come "chiaroscuro", un espediente pittorico che accentua il dramma delle sue scene.

Eredità

L'eredità dello stile straordinario di Caravaggio, che conferisce immediatezza devozionale e crudo realismo ai suoi soggetti, si può osservare a Capodimonte nelle opere di Battistello, Stanzione, Cavallino, Jusepe de Ribera e Mattia Preti - solo per citarne alcuni.

Riconoscimenti: storia

A cura di James P. Anno

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
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