La Vittoria Alata di Brescia. Una statua straordinaria
La Vittoria Alata, una statua in bronzo di età romana, è un simbolo che ha attraversato i secoli ed è per composizione, conservazione e materiale una delle opere più rappresentative dell'arte romana.
All'origine della nascita dei musei di Brescia, di lei hanno scritto autori famosi quali Carducci e D'Annunzio e molti ne hanno richiesto una copia, tra tutti Napoleone III nel 1859. Oggi è esposta nell'aula orientale del Capitolium di Brescia, ammirata da migliaia di visitatori.
Vittoria alata (Metà I secolo d.C.)Fondazione Brescia Musei
La statua riproduce una figura femminile alata, la personificazione del concetto stratto di Victoria caro ai Romani e riferito esclusivamente all'ambito militare.
E' stata trovata mancante di alcune parti; in origine doveva avere un elmo sotto il piede sinistro e, tra la mano sinistra e la gamba flessa, doveva esserci uno scudo in bronzo sul quale la divinità stessa mostrava il nome del vincitore, da lei scritto con uno stilo.
Il panneggio
A contatto con il corpo la divinità indossava un abito molto leggero, che segue le forme e ha un effetto di panneggio bagnato. Due fibule, forse di metallo diverso dal bronzo, fermavano questa veste sulle spalle.
Vittoria alata, particolare del panneggio (Metà I secolo d.C.)Fondazione Brescia Musei
Intorno ai fianchi la Vittoria è coperta con un pesante mantello, dalle pieghe morbide e profonde.
Vittoria alata, particolare del retro (Metà I secolo d.C.)Fondazione Brescia Musei
Sul retro della statua si colgono dettagli di grande raffinatezza, quali le pieghe della stoffa.
Vittoria alata (Metà I secolo d.C.)Fondazione Brescia Musei
Le ali
Le ali vennero trovate staccate al momento del rinvenimento, insieme alle braccia.
Furono rimontate poco dopo la scoperta, per restituire organicità e proporzione alla statua.
Le piume delle ali sono rese con finezza dei dettagli, con lunghe penne remiganti nella parte bassa e piume vaporose nella parte alta.
Il ritrovamento
La statua venne trovata durante gli scavi del 1826 presso le rovine del tempio capitolino della città, insieme a numerosi altri bronzi, che erano stati nascosti in epoca tardo-imperiale al fine di preservarli. La straordinaria scoperta ebbe una risonanza a livello europeo tanto da portare a Brescia studiosi e curiosi per poterla ammirare.
Sin dal momento del ritrovamento si susseguirono le ipotesi in merito agli attributi mancanti e all’interpretazione del significato di questa statua così imponente.
Ritratti imperiali (Metà II secolo d.C. - Fine del III secolo)Fondazione Brescia Musei
Tra i bronzi scoperti c’erano sei teste ritratto - di cui una femminile e cinque maschili -, cornici lisce e decorate, altri frammenti di statue, elementi decorativi e due baltei di statue equestri.
Operai e Vittoria alata nel Museo patrio (ante 1924) di Leone CandianiFondazione Brescia Musei
Vista l’importanza della scoperta, nel 1830 all’interno delle rovine restaurate del tempio venne aperto il primo Museo civico di Brescia, nel quale l’opera principale era la Vittoria Alata.
Vittoria alata, particolare del volto e del panneggio (Metà I secolo d.C.)Fondazione Brescia Musei
La tecnica
L’opera è realizzata con la tecnica della fusione a cera Il persa, attraverso numerosi e complessi passaggi tecnici.
Il recente restauro ha permesso di comprendere che la statua è stata realizzata in oltre trenta parti separate poi saldate tra loro.
Opera di un atelier di bronzisti esperti, la statua presenta in alcune zone tracce di dorature, che potevano essere riservate alle parti scoperte del corpo.
Nella fascia che decora l'acconciatura è riprodotto in argento un ramo di mirto con foglie e bacche, pianta che era riservata al cerimoniale del trionfo per coloro che sconfiggevano un nemico interno.
Il restauro
La Vittoria Alata è stata oggetto di un intervento di studio e di restauro dal 2018 al 2020; i numerosi specialisti che si sono presi cura della statua, non si sono limitati a compiere azioni mirate per la conservazione del delicatissimo bronzo.
Vittoria Alata di Brescia. Dettaglio delle Ali. PH: Alberto ManciniFondazione Brescia Musei
Le piume delle ali sono rese con finezza di dettagli.
Vittoria alata (Metà I secolo d.C.)Fondazione Brescia Musei
La Vittoria alata di Brescia.
Comune di Brescia, Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Province di Bergamo e Brescia.
Per il restauro si ringraziano Antaresvision, Camozzi, Ori Martin, Gruppo Saottini.
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