Miniatures

A selection from the museum collections

Portrait of a lady with a turban (1826/1826) by French artistFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Un microcosmo da scoprire

Con oltre settanta miniature, provenienti da diversi paesi europei, la collezione di miniature è una delle più ricche tra quelle conservate nelle sale del museo.

Portrait of a gentleman (XVIII century) by French artistFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Rispetto ai dipinti, nelle miniature si predilige maggiormente il ritratto, legato agli affetti, alla famiglia, o dal carattere più ufficiale.

Portrait of a Lady (1808/1808) by Jean-Baptiste IsabeyFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Ritratti femminili

Vero e proprio oggetto di vanità, le miniature femminili rappresentano un magico viaggio nella moda.

la miniatura presenta una fanciulla dai capelli castani incorniciati da un ampio cappello con fiori e nastrino rosa.

L'opera è firmata e datata "Isabey 1808".
Jean-Baptiste Isabey (1767-1855) fu allievo di Jacques-Louis David e di François Dumont, pittore miniaturista di Maria Antonietta. Per la sua straordinaria bravura è considerato il più valente miniaturista francese sotto il regno di Napoleone.

Portrait of a lady (End of the XVIII century) by Marie Thérèse de NoireterreFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Marie-Thérèse de Noireterre (1760-1823) è una delle più valenti miniaturiste femminili attive in Francia nell'ultimo Quarto del Settecento, capace di realizzare ritratti con estremo naturalismo.

In questo ritratto la donna raffigurata indossa pochissimi accessori - una cintura e un paio di orecchini - per non distrarre l'attenzione dello spettatore: tutto è giocato su toni chiari.

L'elemento dominante è il colore del volto, estremamente pallido, che richiama le porcellane. Per tutto il Settecento il colore candido della pelle era considerato sinonimo di nobiltà e benessere.

Portrait of a Lady (1790 approx - 1790 approx) by John DonaldsonFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Janes Moses, duchessa di S. Albano, ritratta da John Donaldson, miniaturista ed incisore di Edimburgo. La miniatura inglese presenta caratteri più realistici rispetto a quella coeva francese.

Portrait of a mother with two children (XIX century) by French artistFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

La famiglia

Tra i tanti temi trattati nelle miniature, quello della famiglia è uno dei principali, soprattutto a partire dalla fine del Settecento. Durante il periodo napoleonico difatti furono tanti i conflitti bellici che sconvolsero l'Europa: per gli uomini, soprattutto ufficiali e militari, non c'era molto tempo per restare a casa. Fu così che si diffuse la moda della miniatura che ritraesse i propri affetti più cari, spesso raffigurati tra le mura domestiche o accanto ad un camino, in attesa del ritorno a casa.

Portrait of a Lady with two children (XIX century) by François Antoine RomanyFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Queste tipologie di miniature certamente devono essere il più realistico possibile, ed in più devono saper trasmettere a chi le guarda l'amore e l'affetto dei propri cari.

Family portrait (1814/1814) by Hyacinthe MercierFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

In questo ritratto di famiglia si mette in risalto l'inserimento del figlio nel mondo militare, certamente motivo d'orgoglio per il genitore. Il figlio dona una rosa alla mamma, e dimostra di essere cresciuto e di potersi occuparsi della famiglia, in attesa del ritorno del padre.

Portrait of the Emperor Napoleon III (1857) by Jean-Baptiste Fortuné de FournierFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

La ritrattistica ufficiale

L'uso della miniatura è contemplato ovviamente anche come utile veicolo d'immagine del sovrano: più piccola, agevole e mobile rispetto ad un dipinto da cavalletto, la miniatura raggiungeva più in fretta tutti gli angoli più remoti del Regno. Non a caso essa sovente veniva appositamente commissionata dal sovrano e donata ai vari suoi emissari nelle differenti regioni o province.

Portrait of Napoleon Bonaparte (End of the XVIII century- beginning of XIX century) by French artistFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Questo ritratto di Napoleone Bonaparte deriva da un modello vicino ai ritratti ufficiali realizzati da Jacques-Louis David. Qui l'Imperatore indossa la medesima uniforme dei Cacciatori della Guardia Imperiale con le spalline della Fanteria, divisa che indossava soltanto la domenica e in occasioni speciali.

Sul petto dell'Imperatore sono appuntate la placca d'argento (grand aigle) dell'Ordine della Legion d'onore, unitamente alla stella maltese di Gran Maestro dell'Ordine, e la medaglia di cavaliere dell'Ordine della Corona ferrea d'Italia: decorazioni che aiutano ad indirizzare la datazione della miniatura.

Portrait of the Emperor Napoleon III (1857) by Jean-Baptiste Fortuné de FournierFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

I ritratti raffigurano l'imperatore di Francia e consorte all'interno del Castello di Saint-Cloud, dove sin dal 1852 (anno dell'incoronazione di Napoleone III) vi erano stabiliti con la corte.

Portrait of the Empress Evzenie (1857) by Jean-Baptiste Fortuné de FournierFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

L'imperatrice viene descritta specularmente al consorte, di tre quarti, con la mano destra posta sopra la corona imperiale.

Portrait of the Emperor Napoleon III (1857) by Jean-Baptiste Fortuné de FournierFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Il sovrano è raffigurato in grande uniforme con tutti i simboli del suo potere imperiale: il mantello di ermellino, la corona e la "mano di giustizia".

Portrait of the Comte Etienne Durfort (1888) by French artistFondazione Accorsi - Ometto - Museo di Arti Decorative

Il Conte Etienne Durfort, ritratto nel 1888

Il conte indossa la divisa dei Dragoni, di cui era ufficiale.
Il dipinto, che si trovava nella camera da letto, verrà donato dal conte stesso a suo nipote, Etienne de Durfort.

Credits: Story

Storia creata da Alberto Tosa

Credits: All media
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