Mappa dei percorsi della Tenuta di CastelporzianoPalazzo del Quirinale
A soli 25 km dal centro di Roma, i percorsi naturalistici conducono il visitatore alla scoperta di un prezioso lembo di foresta planiziale mediterranea reso vivo dalla presenza di numerosi esemplari di fauna selvatica.
Un mosaico di ecosistemi costieri, di aree aperte a vocazione agrosilvopastorale e di radure rappresentative del paesaggio tipico della “campagna romana”.
Percorso Capocotta - Riserva di Lauro
Si sviluppa all’interno di un querceto misto invecchiato (cerro, farnetto) con sottobosco a prevalenza di carpino bianco, utilizzato in passato per la produzione di legname e carbone, come testimoniato dalla presenza di numerose “carbonaie”.
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Particolarmente interessante l’osservazione del dinamismo in atto e della ripresa della vegetazione autoctona. Alcuni degli alberi più vetusti ospitano importanti specie di invertebrati legati al legno in decomposizione, tra cui anche numerose specie di interesse comunitario.
Percorso Malafede
Si svolge in un bosco d’alto fusto a dominanza di querce (cerro, farnetto, crenata, leccio), con maestosi esemplari di sughera testimoni di una loro antica coltivazione.
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Ai margini del bosco sono frequenti arbusti sempreverdi (fillirea, lentisco, mirto, erica, cisti), tipici della macchia mediterranea.
Piscina, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale
I mutamenti climatici stanno inducendo un cambiamento nei soprassuoli: mentre si affermano la lecceta e la macchia mediterranea, il querceto planiziario diviene più prezioso.
Di particolare interesse anche la fauna invertebrata e la flora erbacea tipica dei substrati sabbiosi aridi, con locali presenze di zone umide e piscine, frequentate da numerose specie di Rettili, Anfibi, Crostacei e Insetti.
Vacca maremmana, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale
Suggestivo il contatto degli ambienti naturali con le aree a vocazione agricola dedicate al pascolo brado di vacche e cavalli maremmani, testimonianza della tradizione agropastorale tipica dell’Italia centrale tirrenica.
Percorso Tor Paterno
L’itinerario si caratterizza per un costante dialogo tra archeologia e natura: ricordi dell’antica Roma immersi nella varietà forestale di leccete, pinete monumentali, boschi di caducifoglie e macchia mediterranea.
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Costeggia l’area umida più estesa della Tenuta sulle cui sponde crescono frassini e pioppi e dove è facile osservare la biodiversità tipica di questi ambienti di acqua dolce: diverse specie di uccelli acquatici e palustri, alcuni rettili e anfibi, numerose specie di insetti e crostacei anche ripariali.
Percorso Malpasso
Il percorso si snoda nell’ambito di un paesaggio molto articolato, caratterizzato da basse colline e zone di forra.
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Ai pianori sommitali, ricoperti da boschi di cerro, sughera e farnetto, si alternano valli e pianori con tipologie di vegetazione più mesofile (cerro, alloro, farnia, frassino e carpino bianco) ove, se si è fortunati, è possibile incontrare cinghiali, lepri, daini, caprioli e cervi.
Nibbio bruno, Tenuta Presidenziale di CastelporzianoPalazzo del Quirinale
L’avifauna è molto ricca, degna di nota è la presenza di una delle colonie di nibbio bruno più numerose del Lazio. Tra gli invertebrati si incontrano numerose specie tipiche di ambienti di pianura e di zone relativamente “fredde”.
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Tutti i percorsi naturalistici includono la visita alla stazione di inanellamento, quando in funzione, e al Museo della Storia e della Natura di Castelporziano.
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