"L'Allegoria della Giustizia" di Giorgio Vasari

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Allegoria della Giustizia (1543) di Giorgio VasariMuseo e Real Bosco di Capodimonte

"L'Allegoria della Giustizia"

Questo grande dipinto fu commissionato dal cardinale Alessandro Farnese nel 1543 per abbellire il suo palazzo a Roma, il Palazzo della Cancelleria. In quest'opera, il pittore celebra la virtù della giustizia con un'iconografia complessa e sofisticata. Vasari, pur essendo uno stimato pittore, è meglio conosciuto per aver scritto "Le vite degli artisti" (pubblicato nel 1550 e 1568). In una lettera scritta al cardinale Alessandro il 20 gennaio 1543, lo stesso Vasari descrive la simbologia della sua composizione ...

La personificazione della Giustizia è la figura femminile seminuda che occupa il centro del dipinto.

Tre putti portano le armi giù dalle scale per armare e difendere la Giustizia.

Il suo braccio destro, avvolto in una ricco panneggio blu, poggia su uno struzzo. In virtù del suo lungo collo e della lentezza della sua digestione, lo struzzo simboleggia la necessità di affrontare tutte le sfide con pazienza.

Con la mano sinistra la Giustizia pone una corona d'alloro sul capo della Verità.

La Verità tiene tra le sue mani due colombe, che sono un simbolo di innocenza.

Il tempo, personificato da un vecchio uomo con la barba, accarezza dolcemente il mento della Verità, e la presenta così alla Giustizia.

Sulla testa del Tempo, ci sono una clessidra e le ali. Entrambi i simboli suggeriscono che la verità è svelata dal tempo.

Dalla vita della Giustizia, cadono a cascata sette catene che sottomettono le personificazioni di altrettanti vizi.

Qui vediamo la Corruzione, personificata da un vecchio con la barba, chinato a fissare qualcosa in basso, sotto di lui.

L'oggetto del suo sguardo è una pila di tesori, in quanto la Corruzione desidera denaro, gioielli e simboli del potere invece della vera giustizia.

Alla nostra sinistra della Corruzione, c'è il vizio dell'Ignoranza, che è in ginocchio sopra la testa di un asino.

Sopra l'Ignoranza è la Crudeltà, che ci gira le spalle, indifferente alla lotta dell'innocente.

I due volti di Tradimento e Paura appaiono sotto le due colombe tenute dalla Verità.

La Falsità e la Calunnia si trovano sotto la Verità, poiché sono visivamente e simbolicamente schiacciate dal suo peso.

Sotto la mano destra della Giustizia ci sono le mitiche 12 Tavole di Romolo, fondatore di Roma e padre delle religioni antiche.

In cima allo scettro tenuto dalla mano destra della Giustizia c'è un ippopotamo: un animale che uccide sua madre e suo padre senza alcuna premura, simile a un giudice imparziale che non perdona neanche chi gli è vicino.

Le leggi di Mosè, chiamate la Torah o il Pentateuco, sono presentate in una rilegatura rossa sopra il globo.

E sotto il piede destro della Giustizia ci sono due volumi, uno verde e l'altro rosso, che rappresentano le norme civili ed ecclesiastiche-

Sotto la guida del celebre storiografo e prelato Paolo Giovio (1483-1542), Vasari concepì così una sofisticata allegoria ispirata ai pittori antichi citati da Plinio. Il cardinale Alessandro Farnese fu davvero soddisfatto per l'"invenzione" di Vasari.

Riconoscimenti: storia

A cura di James P. Anno

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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