Palazzo Madama: gemme di moda dalla collezione

Oggetti meravigliosi nel cuore di Torino

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La collezione dei tessuti

La collezione di costume di Palazzo Madama conta oltre 350 capi nella raccolta tessile, tra cui abiti, cappelli, borse, guanti, colletti e scialli in merletto. Nelle raccolte di arti applicate vi sono poi ventagli in carta dipinta, scarpe in cuoio e tessuto, pettini in avorio e tartaruga, fibbie e bottoni in metallo, etichette di prodotti di bellezza, ritratti in miniatura e su tela, accessori e documenti imprescindibili per lo studio dell’abbigliamento e della moda.

Cuffia (1590/1710)Palazzo Madama

Pizzi e merletti

Colletti, bordi, fazzoletti, geometrici e leggeri, o pieni, ricchi, magniloquenti. Dal XVI secolo, i merletti variano disegni e
consistenza, seguendo il mutare del gusto, dell’abbigliamento e dell’uso. Ricercano dapprima la trasparenza, nuova rispetto alla decorazione a ricamo, le linee curve, sviluppano la terza dimensione con i punti a rilievo. Nel XVIII secolo crescono il naturalismo e la fantasia del disegno, la raffinatezza degli accostamenti di infinite varietà di reti di fondo e di riempitivi, di fili spessi e sottili.

Guanto, 1600/1625, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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Colletto in pizzo (1640/1655)Palazzo Madama

L'opera è datata al 1640-50. A quegli anni rimandano anche i confronti con i libri di modelli degli stessi anni, particolare il Libro di diversi disegni di Bartolomeo Danieli (Bologna 1630). v Guarda i disegni nelle collezioni del Metropolitan Museum

Robe à la française (1725/1749)Palazzo Madama

il Settecento al femminile

Alla metà del del XVII secolo, la "robe à la française" è il modello di abito più diffuso tra la nobiltà e la ricca borghesia europea. Indossato al di sopra di corsetti steccati, era aperto sul davanti per mostrare le ricche sottane, e spesso chiuso da pettorine riccamente decorate con nastri, fiocchi, gioielli, o applicazioni preziose.

La definizione dell'abito venne introdotto nella moda intorno al 1704. In quell'anno a Parigi veniva rappresentata la commedia Andienne di Baron, e l’attrice Therèse Dancourt indossava un abito che riscosse un grande successo. Da quel momento l'indumento prese il nome di andrienne.

L'abito è decorato a broccato e merletto a fuselli in filato d’argento.

L'abito è in Gros de Tours di seta liseré. Il Gros de Tours è un tessuto caratterizzato da un effetto a coste orizzontali che prende il nome dalla città francese di Tours, principale produttrice.

Pettorina, 1725/1750, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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Interior of the Teatro Regio in Turin, Giovanni Michele Graneri, c. 1572, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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Corsetto, 1750/1770, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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La semplicità del corsetto, unità alla alta qualità del ricamo, lascia supporre che fosse un indumento ad uso domestico, un négligé per una donna agiata.

Corsetto, 1770/1780, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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I corpetti e corsetti settecenteschi comprimono il busto femminile in modo innaturale, spingendo in alto il seno lasciato scoperto da ampie scollature. La Marchesa Marie-Louise de Galliffet indossò questo corpetto alla corte di Luigi XVI, a Versailles.

Ritrovamento di Mosè (c. 1733) di Giovanni Battista CrosatoPalazzo Madama

Corsetti e pettorine, riccamente decorati, erano parte del lavoro della modista. Mentre la sarta tagliava le stoffe pregiate e predisponeva il modello, alla modista spettava il compito di occuparsi delle "garnitures"

Caracò CaracòPalazzo Madama

Marsina (1775/1800)Palazzo Madama

La moda maschile

La marsina, portata con sottomarsina e calzoni, è il capo principale dell’abito maschile del XVIII secolo. Nel corso del secolo si fa meno voluminosa, le falde ampie e svasate tendono a farsi più aderenti e sfuggenti verso il retro, i bottoni scompaiono o restano sul petto a scopo decorativo ma non vengono allacciati. Nel 1750, Lord Chesterfield scriveva al figlio, appena giunto a Parigi: "mi auguro che tu vesta bene, ovvero secondo l'uso comune della buona società: questo significa che non dovrai farti notare né per eccesso né per difetto, poiché un gentiluomo deve deve distinguersi per l'eleganza, non per lo sfarzo"

Farsetto (1670/1680)Palazzo Madama

Il tessuto è ricamato a nodi sabaudi alternati a rosette: sono i simboli di casa Savoia che attestano la provenienza del giuppone dalla corte ducale di Torino.

Marsina e calzone, 1780/1790, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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Anello con Fenice, Bottega dei Regi Archivi, 1700/1799, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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La moda maschile tra il 17° e 18° secolo si concentrava spesso sui particolari, delegati a sottolineare differenze di ceto o di contesti di vita quotidiana.

Marsina (1775/1800)Palazzo Madama

“Per essere eleganti non bisogna farsi notare, bisogna proscrivere i profumi, bandire i colori violenti e ricercare le armonie neutre o fredde, valorizzare l’accessorio perché da esso dipende l’armonia generale dell’abito.” George Brummel (Londra, 7 giugno 1778 – Caen, 30 marzo 1840)

Ritratto di Giuseppe Antonio Petrolini, Giuseppe Mazzola, [1802] - [1804], Dalla collezione di: Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea Torino
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serie di bottoni (1790/1800)Palazzo Madama

Nel XVIII secolo il bottone diventa un accessorio fondamentale per l'abito maschile. Spesso erano riccamente decorati con dipinti, intarsi, sbalzati, dorati e - nel caso dei rari bottoni "à la buffon" - con piccoli insetti e piante inseriti sotto vetro.

Copricapo maschile ricamato (1745/1755)Palazzo Madama

In ambito domestico, i gentiluomini indossavano capi preziosi e comodi e copricapo a zuccotto, a barchetta o a turbante.

Copricapo maschile, 1745/1755, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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Abito da sera Abito da sera (1925)Palazzo Madama

Otto e Novecento

Con l'ascesa di Napoleone Bonaparte, si afferma in europa lo stile Impero. Per gli abiti femminili, un revival neoclassico, ispirato agli abiti greci e romani raffigurati nei ritrovamenti archeologici dell'epoca, ripreso anche nei gioielli. All'alba del nuovo secolo, dopo il dramma della prima guerra mondiale, sarà lo stile di una donna a cambiare i dettami della moda: Coco Chanel. "Finiva un mondo, un altro stava per nascere...occorreva semplicità, comodità, nitidezza: gli offrii tutto questo".

Abito in stile impero, 1810/1815, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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"Mi serviranno due nuovi abiti colorati per l’estate... Comunque, non ti chiederò che di prendermene uno, che dovrà essere di semplice mussolina di cotone marrone, per un vestito da giorno; l’altro, che dovrà essere di un bel giallo striato di bianco, intendo comprarlo a Bath." Lettera di Jane Austen, 25 gennaio 1801

Diadema (1820/1840)Palazzo Madama

Ritratto di giovane donna (1808/1830) di Fanny CharrinPalazzo Madama

Parure of necklaces, earrings, and part of a bracelet (Tardo XVIII sec. - Inizio XIX secolo) di Francesco TanadeiPalazzo Madama

Abito da sera Abito da sera, 1925, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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La moda è architettura: è una questione di proporzioni.
(Coco Chanel)

Cappello, 1928/1930, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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Abito da sera Abito da sera, 1925, Dalla collezione di: Palazzo Madama
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Ritratto della signorina Severini (Ritratto di Gina Severini) (Mia figlia), Gino Severini, 1934, Dalla collezione di: Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea Torino
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Riconoscimenti: storia

Cura della mostra:
Maria Paola Ruffino, Curatore per le arti decorative, Palazzo Madama
Coordinamento: Carlotta Margarone, Responsabile Comunicazione, Fondazione Torino Musei
Inserimento: Valentina Lo Faro e Francesca Papasergi
Traduzioni: Alessandro Malusà
#fashionpam

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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