Contessa Lara
Eva Giovanna Antonietta Cattermole, più nota come Evelina Cattermole, è stata una prolifica scrittrice di opere in prosa e in versi, la maggior parte delle quali firmate con lo pseudonimo Contessa Lara.
Canti e Ghirlande (1867) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
I primi anni
Evelina Cattermole nasce a Firenze nel 1849 dallo scozzese Guglielmo Cattermole, professore d'inglese, ed Elisa Sandusch, eccellente pianista. Molto precoce nell'apprendimento della musica e delle lingue straniere, fin da giovanissima impara l'inglese, il francese, lo spagnolo, l'italiano e studia con la poetessa Marianna Giarré-Billi. Come lei stessa racconta nella novella "La Rosona" (contenuta nella raccolta "Storie di amore e di dolore" del 1893), scrisse i suoi primi versi poetici per accompagnare un mazzo di fiori regalato alla madre.
Coltiva l’attività letteraria sin da giovanissima, tanto che nel 1867, non ancora diciottenne, pubblica la sua prima raccolta di versi dal titolo “Canti e Ghirlande.”
Prima edizione di "Canti e Ghirlande" con dedica autografa «A S. E. il Marchese di Tresana dei Principi Corsini in attestato di considerazione e d'amicizia offre L'autrice».
Canti e Ghirlande (1867) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
La raccolta, pubblicata poco dopo la morte della madre, è suddivisa in sei parti: la prima è dedicata al padre; la seconda alla sorella Eufrosina; la terza a Pietro Giannone, martire repubblicano; la quarta alla Principessa Elisa Poniatowska, che teneva un salotto frequentato anche da Gaetano Donizetti; la quinta all'amica Elvira Spannocchia; la sesta a Marianna Giarré, la sua insegnante.
Canti e Ghirlande (1867) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Versi (1883) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Il matrimonio
In quegli anni Evelina frequenta i più prestigiosi salotti letterari di Firenze ed è in questi ambienti che incontra Francesco Eugenio Mancini, tenente dei Carabinieri di famiglia illustre, che sposerà nel 1871. Con il marito Evelina soggiorna prima a Roma e poi a Napoli, per poi stabilirsi definitivamente a Milano nella loro casa di via Cesare Correnti.
Anche a Milano Evelina frequenta diversi salotti, tra i quali quello di casa Maffei e i ritrovi della Scapigliatura, dove stringe relazioni con Arrigo Boito, Giuseppe Rovani, Eugenio Torelli Viollier, fondatore del Corriere della Sera, ed Emilio Praga.
Una vita turbolenta
Intorno a Evelina si crea una corte di ammiratori, tra i quali il giovane veneziano Giuseppe Bennati Baylon che diventerà il suo amante. Scoperto l'adulterio, il marito Francesco Eugenio Mancini uccide il suo amante durante un duello e divorzia da Evelina. La donna, per sfuggire allo scandalo, torna a Firenze: sono anni difficili, durante i quali è costretta a sostenersi economicamente con la sola pubblicazione di poesie e articoli su giornali e riviste che la pagavano a cottimo.
Versi (1883) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Proprio sulle riviste, Evelina comincia a firmarsi con lo pseudonimo di Contessa Lara, una scelta che viene subito apprezzata anche dall'editore Sommaruga, che pubblica una raccolta di suoi versi sotto questo nome.
Versi (1883) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Lentamente Evelina riesce a uscire dalle difficoltà economiche e ricomincia a frequentare i salotti fiorentini, dove incontra il poeta e scrittore Mario Rapisardi, con il quale sembra aver avuto una relazione amorosa, negata però da Evelina stessa. Nel 1886, ormai affermata poetessa, si sposta in diverse città italiane per poi stabilirsi definitivamente a Roma, dove vive tra il 1886 e il 1894 una relazione stabile con il giovane siciliano Giovanni Alfredo Cesareo.
Canti e Ghirlande (1867) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Nel frattempo, nel 1886 pubblica una nuova raccolta, "Ancora versi", e inizia anche una proficua attività di scrittura in prosa, che vede la pubblicazione, tra le altre, della raccolta di racconti "Così è" (1887) e del romanzo "L'innamorata" (1892), e anche di storie per bambini come "Una famiglia di topi" (1895) e "Compagni di sventura" (1892).
Una famiglia di topi (1944) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Un romanzo per ragazzi
Una famiglia di topi (1944) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Tra i libri della libreria, si distingue chiaramente l'opera di Leopardi "La battaglia dei topi e delle rane".
Le collaborazioni con i giornali e le riviste
Allo stesso tempo, Evelina collabora sempre più assiduamente con diversi giornali, tra i quali “La Tribuna illustrata”, “La Donna”, “Natura ed Arte”, “L’Illustrazione Italiana”, sui quali tiene rubriche di moda e costume e pubblica numerosi versi e racconti.
Cronaca Femminile (1892) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Una rubrica di moda su "La Tribuna illustrata": il tema del giorno è quale foggia dovrebbe avere l'abito da sposa di una vedova. Evelina illustra vari modelli che possono adattarsi a diversi tipi di donne.
Il salotto della signora (1894) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Ancora una rubrica su "La Tribuna illustrata", sempre su argomenti riguardanti la moda e il gusto.
Il salotto della signora (1894) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Il salotto della signora (1894) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Gli ultimi anni
Dopo la fine della lunga relazione con Cesareo, la scrittrice si lega a un pittore napoletano di scarso talento, Giuseppe Pierantoni, di vent’anni più giovane di lei. Dopo un breve periodo di serenità, tuttavia, l’uomo si rivela essere violento e possessivo. Nel 1896, a seguito dell’ennesima lite, con un colpo di pistola Pierantoni ferisce Evelina a morte. Non ricevendo un tempestivo soccorso, Evelina spira tragicamente come una delle tante protagoniste dei suoi racconti.
In morte della Contessa Lara (1897) di Tip. G. T. Vincenzi e NipotiBiblioteca Sormani
Il fatto suscita grande clamore e molte manifestazioni di cordoglio ovunque. Tuttavia, la morte della scrittrice viene offuscata da un ulteriore scandalo: i fondi per la sua sepoltura spariscono nel nulla e i suoi resti vengono abbandonati in una fossa comune.
In morte della Contessa Lara- Dal Fanfulla (1897) di Luigi CapuanaBiblioteca Sormani
Molti suoi amici fecero sentire il proprio sdegno a seguito di questo ultimo scandalo. Questo, per esempio, è il ricordo di Luigi Capuana pubblicato sul "Fanfulla".
La fortuna postuma
Nonostante l'eleganza e la raffinatezza dei suoi versi, Contessa Lara ha pagato sin da subito il peso di tutti gli scandali che hanno contraddistinto la sua biografia e che hanno contribuito a gettare sospetto e diffidenza nei confronti della sua opera.
La Madonna di Pugliano (1917) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Dopo la morte della scrittrice, nel 1897 viene pubblicata a cura di Donati la sua ultima raccolta poetica, "Nuovi versi", cui sono seguiti altri volumi in prosa: "Storie di Natale" (1897), "Novelle" (1914) e una raccolta epistolare curata da E. Bottini, "Lettere intime" (1897).
La Madonna di Pugliano (1917) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Dall'introduzione dell'edizione postuma delle novelle.
L'innamorata (2007) di Contessa LaraBiblioteca Sormani
Il desiderio di amore, il binomio amore-morte, la religiosità tormentata, la paura del destino, il senso di fragilità, la quotidianità raccontata con disincanto, sono i temi fondamentali delle opere della Contessa Lara, sia in versi sia in prosa. Temi universali che sono ancora oggi di grande attualità.
Ti piacerebbe conoscere anche altre scrittrici di questo periodo? Guarda le mostre virtuali di:
Virginia Tedeschi “Cordelia”
Ada Negri
Maria Antonietta Torriani “Marchesa Colombi”
Anna Maria Zuccari “Neera”
Sofia Bisi Albini
Se vuoi leggere alcune delle opere presenti in mostra nella loro versione integrale, clicca
qui.
Food: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.