Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - Particolare dell'attrezzaturaCasa Museo Boschi Di Stefano
Nel primo lascito Boschi Di Stefano, datato 1974, Antonio Boschi donava al Comune di Milano non soltanto l’appartamento e la collezione di oltre 2000 opere d’arte, ma anche la Scuola di Ceramica, situata al pian terreno della palazzina in via Jan 15. La scuola era stata fondata da Marieda Di Stefano intorno alla fine degli anni cinquanta, con l’obbiettivo di dar vita a un laboratorio di ceramica destinato agli appassionati d’arte.
Marieda Di Stefano
Marieda Di Stefano (Milano 1901 – 1968) intraprese dopo gli studi regolari un percorso formativo artistico. Dalla seconda metà degli anni quaranta studiò plastica presso l’artista Luigi Amigoni, scultore milanese di sapore ottocentista, da cui si allontanò progressivamente, prediligendo gli esempi dell’operato della famiglia della Robbia (dal quale trasse il suo nome d’arte , lo pseudonimo Andrea Da Robbio), le sculture in ceramica di Picasso e quelle appartenenti alla tradizione incaica, collezionate dagli stessi coniugi Boschi.
Vista di alcuni vasi in ceramica di Marieda Di Stefano (anni Sessanta) di Andrea da Robbio (Marieda Di Stefano)Casa Museo Boschi Di Stefano
Le ceramiche di Marieda furono più volte esposte, negli anni Cinquanta e Sessanta, presso alcune gallerie milanesi come la Galleria Montenapoleone, la Galleria d’arte di Brera, la Galleria Artecentro.
Vista della scultura "L'ippodrago" Vista della scultura "L'ippodrago" (1951-52) di Andrea da Robbio (Marieda Di Stefano)Casa Museo Boschi Di Stefano
Nel secondo lascito, compiuto nel 1988 in seguito alla morte del marito di Marieda, Antonio Boschi, le opere di Mairieda entrano a far parte delle Civiche raccolte d’arte di Milano. Il lascito comprende 69 opere alcune delle quali sono esposte presso le sale della casa Museo Boschi Di Stefano.
La Scuola di Ceramica
La Scuola di Ceramica inaugurò intorno al 1959. Nel 1962 Marieda ricevette il benestare per l’apertura della Scuola da parte del Consorzio provinciale dell’insegnamento tecnico, allora presieduto dall’artista Achille Funi, artista collezionato dai coniugi Boschi Di Stefano.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - CucinaCasa Museo Boschi Di Stefano
A partire dalla sua nascita molte furono le iniziative espositive interne alla scuola: ogni anno furono allestite esposizioni collettive e mostre monografiche dedicate a Marieda. Diverse furono anche le partecipazioni degli allievi a esposizioni esterne alla scuola, dalla Mostra del Mercato internazionale di Firenze alla Fiera Campionaria di Milano.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - Sala 4Casa Museo Boschi Di Stefano
Sotto la direzione di Marieda, inoltre, la scuola pubblicò il periodico “Jan 15. Ora”: un giornale scolastico, caratterizzato da uno sguardo attento alla ceramica internazionale e alle novità artistiche di quegli anni. Alcuni articoli di rassegna stampa pubblicati nel corso degli anni sessanta consentono di ricostruire gli ambienti interni della Scuola di Ceramica: gli spazi non soltanto presentavano opere in ceramica di artisti contemporanei quali Campigli, Baj, Del Pezzo e Dova, ma esponevano lungo le pareti delle sale alcuni dei quadri collezionati dai coniugi Boschi, ritenuti utili per ispirare gli allievi.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - Sala 3Casa Museo Boschi Di Stefano
Migno Amigoni
Dopo la scomparsa di Marieda subentrò nella direzione della scuola Migno Amigoni, figlia di Luigi Amigoni, maestro di scultura di Marieda. Sotto la guida della nuova direttrice, anch’essa ceramista, la scuola non pubblicò più alcun giornale interno e le occasioni espositive si ridussero all’organizzazione di una mostra annuale durante il periodo natalizio. La sua direzione proseguì fino alla morte, avvenuta nel 2011.
I corsi
I corsi organizzati dalla Scuola di Ceramica erano di quattro tipi: bisettimanale, pomeridiano bisettimanale, settimanale serale e un corso libero. Le lezioni iniziavano e terminavano in concomitanza del calendario delle scuole pubbliche, ovvero iniziavano nel mese di ottobre e terminavano nel mese di giugno.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - DisimpegnoCasa Museo Boschi Di Stefano
Nella scuola vi erano alcune regole da osservare: indossare durante la lezione un grembiule bianco con le proprie iniziali visibili; conservare e riordinare il proprio materiale al termine delle lezioni in un’apposita cassetta; firmare o sigillare ogni oggetto prodotto all’interno della scuola.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - Sala 3Casa Museo Boschi Di Stefano
Riqualificazione della Scuola
Nel 2017 ha avuto inizio un progetto di riqualificazione della scuola da parte del Comune di Milano.
Gli ambienti sono stati riaperti provando a restituire ai visitatori l’atmosfera originale.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - Sala 3Casa Museo Boschi Di Stefano
Delle molte opere che arredavano le pareti della scuola sono tutt’ora visibili dieci tele di Marco Cordioli.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - Sala 3Casa Museo Boschi Di Stefano
Sono stati inoltre recuperati ed esposti i piatti di Ibrahim Kodra, di Lucio Del Pezzo, nonché uno stampo raffigurante una Maternità.
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - Sala 2Casa Museo Boschi Di Stefano
L’attuale allestimento delle sale espone i moltissimi utensili utilizzati nel corso degli anni dagli allievi: pennelli, torni, colori…
Scuola di ceramica "Marieda Di Stefano" - DisimpegnoCasa Museo Boschi Di Stefano
...e persino grembiuli.
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