Saffo (55-79 d.C.)Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Saffo
La giovane donna raffigurata nel medaglione era stata identificata con la poetessa Saffo. Tale suggestiva interpretazione era dovuta al suo aspetto pensoso, alla concentrazione che precede la scrittura ravvisabile nel suo sguardo, e agli oggetti che la donna tiene in mano: la tavoletta cerata tra le mani e lo stilo appoggiato alle sue labbra.
Terentius Neo e la moglie (55-79 d.C.)Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Terenzio Neo e sua moglie
Questo dipinto, definito dall'archeologo Amedeo Maiuri come il più bel ritratto restituito dalle pitture pompeiane, rappresenta Terenzio Neo e sua moglie, la fornaia.
Il quadro è un tipico esempio di come la piccola borghesia di provincia volesse mostrarsi al pari dei raffinati aristocratici, facendosi ritrarre con la toga e un rotolo di papiro.
La moglie presenta una pettinatura alla moda - il che permette di datare il dipinto tra il 55 e il 79 d.C - ed indossa orecchini pendenti dotati di perle.
Giovane uomo con un rotolo
Il giovane, coronato d'edera, è leggermente volto a destra. Ha uno sguardo assorto mentre porta al mento il rotolo che stringe in mano.
Giovane con rotolo (50-79 d.C.)Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Dalla casa del Cenacolo di Pompei provengono i due medaglioni nei quali sono raffigurati due fratelli, entrambi coronati d'alloro.
Giovane con rotolo (50-79 d.C.)Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Sembra di riconoscersi una leggera differenza d'età, nonostante entrambi mostrino tratti da adolescenti, certamente aristocratici.
L'uno tiene in mano un rotolo su cui è scritto Homerus, l'altro ha un volumen da cui pende l'etichetta "Plato", a segnalare l'adesione della classe dirigente romana ai modelli della cultura greca.