Gli affreschi di San Donato

Storia e Arte di un santuario Lucano

Chiesa di San Donato, veduta esternaComune di Ripacandida

In Basilicata, nell’abitato di Ripacandida in provincia di Potenza, è custodita una piccola chiesa dedicata a san Donato, vescovo e martire di Arezzo vissuto nel IV secolo. Costruita verosimilmente nel XII secolo, con corpo rettangolare ad aula unica con alta copertura a crociera e terminante con coro quadrato, la chiesa di San Donato fu affidata ad un gruppo di monaci benedettini che seguivano la Regola inaugurata a Montevergine (Avellino) da san Guglielmo da Vercelli.

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Chiesa di San Donato, seconda campata di Frescanti diversiComune di Ripacandida

La chiesa di San Donato, degna di nota a livello regionale per il suo alto valore antropologico e per la ricca decorazione pittorica interna, rappresenta uno dei più singolari capitoli di cultura artistica a cavallo fra soluzioni tardogotiche e tendenze primo rinascimentali. Fu voluta quasi certamente per celebrare non solo Donato, il vescovo aretino cui la stessa è intitolata, ma soprattutto san Donatello da Ripacandida, nato nel 1179 e morto in odore di santità il 17 agosto 1198.

Creazione degli uccelli e dei pesci (1470-1485) di Maestro delle Storie di Adamo ed EvaComune di Ripacandida

Gli affreschi

Eseguiti in più tranches a partire dagli anni Sessanta del Quattrocento e sino al 1530 circa, attualmente gli affreschi della chiesa di San Donato si svolgono sulle volte delle tre campate e sulle rispettive pareti. Le volte della seconda e della terza campata sono coperte con Storie del Vecchio Testamento, dalla Creazione della Terra, degli animali e di Adamo ed Eva...

Creazione della Terra (1470-1485) di Maestro delle Storie di Adamo ed EvaComune di Ripacandida

Dio padre con un compasso traccia la Terra

Creazione degli animali (1470-1485) di Maestro delle Storie di Adamo ed EvaComune di Ripacandida

Dio assiso all'interno di una mandorla di luce sorretta da due angeli crea gli animali

Affreschi con Storie veterotestamentarie (1470-1485) di Maestro delle Storie di Adamo ed EvaComune di Ripacandida

Affreschi con Storie veterotestamentarie

Lo spirito di Dio aleggia sulle acque (1470-1485) di Maestro delle Storie di Adamo ed EvaComune di Ripacandida

lo spirito di Dio aleggia sulle acque

Costruzione dell'arca (1470-1485) di Maestro delle Storie dei PatriarchiComune di Ripacandida

... alle storie dei Patriarchi con Noè

il Diluvio universale (1470-1485) di Maestro della Storie dei PatriarchiComune di Ripacandida

il Diluvio universale

Sacrificio di ringraziamento di Noè e dei suoi figli (1470-1485) di Maestro delle Storie di Adamo ed EvaComune di Ripacandida

Sacrificio di ringraziamento di Noè¨ e dei suoi figli

Natività di Gesù (1498-1520) di Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

mentre, a partire dall’ingresso, si distribuiscono le Storie dell’Infanzia di Gesù

Strage degli innocenti (1498-1520) di Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

Strage degli innocenti

Chiesa di San Donato, prima campata, Allegoria della Giustizia (1498-1520) di collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

le quattro Virtù cardinali (Giustizia , Prudenza, Temperanza e Fortezza)

Allegoria della Prudenza (1498-1520) di collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

Prudence

Allegoria della Temperanza (1498-1520) di Collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

Temperance

Allegoria della Fortezza (1498-1520) di collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

Fortress

Sibilla (1498-1520) di Collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

e altrettante Sibille

Sibilla (1498-1520) di collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

La sibilla indossa una linga veste color rosso e con la mano sinistra regge un filatterio con un'iscrizione

Sibilla (1498-1520) di collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

La Sibilla, vestita di verde, regge un filatterio con il motto: In niferno no aet rede(n)cio

Resurrezione di Cristo (1530-1532) di Maestro delle storie della Passione di GesùComune di Ripacandida

la controfacciata, infine, è completata con alcune Storie della Passione di Cristo, assai frammentarie

Santo Stefano (1460-1470) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

Sui pilastri, invece, sono affrescati diversi santi, perlopiù olosomi, fra cui si riconoscono santo Stefano

Sant'Onofrio (1460-1470) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

Sant’Onofrio

San Paolo eremita (1460-1470) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

San Paolo Eremita

San Lorenzo; San Rocco (1460-1470) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

e San Lorenzo

Inferno (1498-1520) di collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

Sulle pareti della prima campata, secondo una pratica prettamente medievale, tendente a sviluppare un velato appello all’emotività del fedele, si collocano i Novissimi, (Inferno)

Paradiso (1498-1520) di Collaboratore del Maestro delle storie dell'infanzia di GesùComune di Ripacandida

.. e Paradiso, con una delle prime e precoci rappresentazioni del Purgatorio in Italia meridionale.

Scene della vita di sant'Antonio abate (Tebaidi) (1470-1485) di collaboratore del Maestro delle storie dei PatriarchiComune di Ripacandida

Ad arricchire il panorama pittorico già di per sé variegato, si aggiungono: un interessante santorale costituito perlopiù da santi francescani, distribuiti sui lati dei pilastri che scandiscono l’aula; Scene eremitiche coi santi Antonio abate e Paolo eremita (meglio conosciute col termine Tebaidi) sulla parete sinistra della seconda campata e un ciclo agiografico assai mutilo della vita di san Giacomo sulla parete destra della terza campata

La consegna della Regola da parte di san Francesco (1460-1470) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

Questi affreschi furono voluti da ser Francesco da Ripacandida, notaio e cancelliere alla corte di Giovanni II Caracciolo, duca di Melfi, nel cui feudo Ripacandida ricadeva, fattosi ritrarre nella Consegna della Regola da parte di san Francesco, purtroppo oggi assai mutila.

Altare maggiore (1718) di Marmoraro napoletanoComune di Ripacandida

Nel 1732 fu sistemato l’altare maggiore dedicato a santa Giulia

San Bernardino da Siena (1732) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

e l’arcata di accesso alla zona presbiteriale.

Santa Chiara (1732) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

Santa Chiara

Santa Rosa (1732) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

Santa Rosa La santa è rappresentata a mezzobusto, al di sopra di alcune nuvole

San Giacomo della Marca (1732) di Anonimo frescanteComune di Ripacandida

San Giacomo della Marca Il santo si staglia contro una conchiglia e regge un calice

Riconoscimenti: storia

Credit: Ruggiero Doronzo

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.

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