Tavoli del Refettorio AmbrosianoFood for Soul
Condividere un pasto attorno allo stesso tavolo è un semplice gesto che può aiutare le persone a creare connessioni e a comunicare.
Ognuno dei tredici tavoli in legno di rovere presenti al Refettorio Ambrosiano è stato realizzato da un designer diverso, rispettando i principi secondo i quali venivano costruiti i tavoli nei conventi: solidi, stabili, e pensati per accogliere almeno 8 ospiti.
Ma, soprattutto, progettati in modo che nessuno possa sedersi a capotavola, creando così un’atmosfera inclusiva e accogliente.
Tavoli del Refettorio Made in CloisterFood for Soul
I tre lunghi tavoli, disegnati appunto da Mimmo Paladino e realizzati da artigiani napoletani locali, seguono i canoni del Refettorio: interamente in legno e decorati con simboli.
Volontari che apparecchianoFood for Soul
"La parte sociale dell’esperienza ha un effetto terapeutico per tutti: ospiti, volontari e chef. L’atto stesso di consumare un pasto crea un’atmosfera conviviale che contribuisce a ricostruire la dignità delle persone.” - Massimo Bottura.
Carlo Bianchi, volontarioFood for Soul
"E’ sicuramente più quello che loro danno a me. E’ un’esperienza che ti cambia, che ti fa sentire importante e ti fa venire voglia di non smettere mai." Carlo “White”, instancabile volontario del Refettorio Ambrosiano
Volontari durante il servizio al Refettorio ParisFood for Soul
“E’ il valore dell’ospitalità che accomuna i volontari dei diversi progetti." I volontari del Refettorio Ambrosiano sono volati fino a Parigi per incontrare volontari e ospiti del Refettorio Paris.
Chef che cucinano al Refettorio Made in CloisterFood for Soul
Ogni gesto ha valore, anche l’atto di grattugiare una manciata di Parmigiano Reggiano su un piatto di pasta.
Per gli ospiti del Refettorio Made in Cloister di Napoli la pasta ha il sapore di casa, ancora di più con un’abbondante aggiunta di formaggio. Per questo, il giorno dell’inaugurazione, gli chef napoletani hanno deciso di preparare maccheroni con sugo di pomodoro, basilico e Parmigiano...proprio come avrebbero fatto a casa.
Tavoli del Refettorio Felix decorati con fioriFood for Soul
Il semplice gesto di decorare i tavoli con mazzi di fiori freschi trasmette alle persone un senso di calore e appartenenza che le aiuta a rilassarsi e a godersi l’esperienza.
Negozi e fiorai donano i fiori invenduti allo staff dei Refettori, e i volontari li dispongono nelle sale da pranzo dove vengono accolti gli ospiti. Sono proprio i gesti più piccoli quelli che possono fare una grande differenza.
Carrello con eccellenze alimentari per il Refettorio GhirlandinaFood for Soul
I commercianti del Mercato Albinelli, storico mercato di Modena, tutti i sabati e i lunedì donano i prodotti invenduti al Refettorio Ghirlandina, contribuendo così a dare agli ospiti un pasto nutriente sostenendo, al tempo stesso, un sistema alimentare più sano e sostenibile.
Alberto, volontario al Refettorio AntonianoFood for Soul
Al Refettorio Antoniano di Bologna, Alberto - talentuoso volontario - disegna a mano il menù della serata per le famiglie con bambini che vengono a mangiare al servizio del lunedì sera. Attraverso i suoi disegni Alberto trasforma il suo talento in un atto di bellezza e ogni pasto in un’occasione speciale.
Chefs nei Refettori
Chef locali e internazionali supportano i Refettori cucinando regolarmente per i diversi progetti: gli chef dei Refettori li accolgono nelle loro cucine per lavorare insieme, e non importa da che paese o cultura provengano, è solo unendo le forze che riescono a creare risultati fantastici.
"Spiedini di pollo con salsa di soia e popcorn" di Alex AtalaFood for Soul
Lo chef che ha cucinato questo piatto sapeva bene che il piacere di un pasto non sta solo nell’atto di mangiare, bensì in quello di condividere. Per questo motivo gli ospiti presenti quella sera hanno avuto la possibilità di prepararsi il proprio pasto intingendo gli spiedini di pollo prima nella salsa, e poi in una ciotola che conteneva briciole di popcorn.
Verdure recuperate al Refettorio ParisFood for Soul
“L’aspetto più bello del Refettorio è che qui tutti sono uguali: ospiti, chef, chiunque - tutti i pregiudizi vengono abbandonati prima di entrare perchè nel Refettorio ciò che conta è l’accoglienza, il servizio, i piatti...tutto.” Maxime, chef al Refettorio Paris.
Johnny, prima ospite e adesso chefFood for Soul
“Lo staff dell’Antoniano e Food for Soul mi hanno salvato la vita.” Johnny, ora chef in pianta stabile del progetto, un tempo era un ospite del Refettorio Antoniano.
Refugee Food Festival ospitato dal Refettorio FelixFood for Soul
Il Refugee Food Festival è un’iniziativa annuale che consente ai ristoranti e alle organizzazioni di aprire le proprie cucine e accogliere chef rifugiati. Aderendo a questa bellissima iniziativa, il Refettorio Felix ha accolto a braccia aperte la chef nigeriana Chineze, che ha preparato un menu di tre portate per gli ospiti del Refettorio.
Refugee Food Festival ospitato dal Refettorio ParisFood for Soul
“Quando la storia della vita è racchiusa in un piatto, allora quella è una storia di libertà.” In foto un piatto preparato da Moahammad Elkhaldy, chef rifugiato ospite al Refettorio Paris. Il nido rimanda alla sua casa, mentre l’uccello simboleggia la libertà.
Ospiti che giocano a scacchiFood for Soul
Il Refettorio Felix di Londra, spazio che celebra la cultura in tutte le sue sfaccettature, gli ospiti sono liberi di esprimere se stessi attraverso diverse attività - come giocare a carte, leggere, guardare film, fare yoga - e di scoprire nuovi talenti, ad esempio partecipando a corsi di arte e corsi di formazione professionale.
Giochi a disposizione dei bambioniFood for Soul
Il Refettorio Antoniano a Bologna non è solo un luogo dove mangiare, ma anche uno spazio in cui i bambini e le loro famiglie possono trascorrere del tempo insieme e giocare - ogni lunedì sera le famiglie con bambini in situazione di vulnerabilità sociale siedono insieme per condividere una cena sana e nutriente. Nella sala da pranzo viene anche allestito uno spazio che mette a disposizione dei giocattoli con cui i bambini possono giocare, mentre i volontari ridono e scherzano con gli ospiti in sala.
Storie e persone
Il prestigiatore Andy, uno degli ospiti del Refettorio Felix, mentre lascia tutti a bocca aperta con uno dei suoi trucchi di magia!
Ospiti che mangianoFood for Soul
"Oggi, per la prima volta, mi sono seduto a una tavola imbandita - mi sono sentito un vero napoletano.” Ospite al Refettorio Made in Cloister.
Fatou Dineg, ospiteFood for Soul
Fatou Dineg è fuggita dal Senegal come rifugiata. Ritrovandosi senza una dimora in una città come Milano e avendo sentito parlare del Refettorio Ambrosiano, Fatou è diventata da subito ospite del Refettorio.
Giorgio Papetti, ospiteFood for Soul
Dopo aver combattuto contro la dipendenza per tutta la sua vita, Giorgio ha deciso di ricominciare da zero. Prima di unirsi al Refettorio Ambrosiano, dove ora lavora come magazziniere, si è offerto come volontario presso un’altra organizzazione missionaria a Milano.
Lo spirito di Giorgio non smette mai di contagiare gli altri ospiti del Refettorio, molti dei quali stanno lottando per intraprendere una vita nuova.
Stefi e Marco, ospitiFood for Soul
Stefi e Marco, non avendo una dimora, hanno vissuto gli ultimi nove anni della loro vita in una piccola stazione ferroviaria vicino a Milano.
Grazie al sostegno di Don Giuliano sono diventati ospiti del Refettorio Ambrosiano, dove ora sono conosciuti da tutti per la loro creatività: Marco compone brani, mentre Stefi scrive poesie e crea braccialetti.
Christiana Acha, ospiteFood for Soul
Christiana, una giovane rifugiata originaria della Nigeria, per riuscire a sopravvivere è stata costretta a prostituirsi.
Dopo essere riuscita a scappare da ciò che la teneva in trappola, è diventata ospite del Refettorio Ambrosiano, e ora si sta costruendi una vita a Milano con la figlia Grace.
Fawaz Naser, ospiteFood for Soul
Fawaz, immigrato dalla Giordania, è un altro degli ospiti del Refettorio Ambrosiano, dove ora sta cercando di costruirsi una nuova vita e una nuova identità.