I Corali della Cattedrale di Ferrara
I Libri Corali del Duomo di Ferrara, conservati presso il Museo della Cattedrale, costituiscono una testimonianza di grande importanza nell’ambito della storia dell’arte ferrarese: essi si collocano infatti fra i vertici più significativi toccati dalla miniatura estense della seconda metà del XV secolo.
Salterio e Innario
La collezione si compone di 24 libri miniati. Due di questi però appartengono ad una serie diversa e precedente. Il "Salterio" e l'"Innario", infatti, rappresentano le uniche testimonianze giunte fino a noi di codici più antichi. gruppo più antico. Trascritti da Ludovico da Parma nel 1472, furono miniati da Guglielmo Giraldi, caposcuola della miniatura estense del Quattrocento, decoratore dei Corali e della Bibbia della Certosa di Ferrara, oggi conservati presso i Musei di Arte Antica.
Page with figurative initial C (1472-74) by Gugliemo GiraldiMuseo della Cattedrale di Ferrara
Page with figurative initial P (1472-74) by Gugliemo GiraldiMuseo della Cattedrale di Ferrara
La carta 1 recto del "Salterio" è ornata al centro del margine inferiore dalla figura dell'Agnello mistico inscritto in una corona d'alloro. L'interno dell'iniziale "P" racchiude l'uccisione del drago per mano di san Giorgio.
Antifonari e Graduali
I ventidue corali – antifonari e graduali– cosiddetti “Atlantici” rappresentano una testimonianza assai rara di corredo liturgico musicale conservatosi pressoché integralmente. Essi furono realizzati tra il 1477 e il 1535; la commissione fu voluta dal Capitolo della Cattedrale e dal vescovo Bartolomeo della Rovere. Sono documentate le ingenti spese coperte dal Capitolo della Cattedrale e, forse, dallo stesso vescovo per la realizzazione di un'impresa così monumentale: dal mantenimento degli artisti a Ferrara all’acquisto delle straordinarie pergamene in Germania, fino a quello dei colori e dell’oro zecchino reperti a Venezia.
Page with figurative initial V (1485-90) by Jacopo Filippo de MediciMuseo della Cattedrale di Ferrara
Qui e nelle schermate successive, qualche esempio delle decorazioni con iniziali figurate fregi floreali con fogliacei su fondo oro.
Page with figurative initial D (1485-90) by Jacopo Filippo de MediciMuseo della Cattedrale di Ferrara
Page with figurative initial D (1477/78-1485) by Jacopo Filippo de Medici, Evangelista da ReggioMuseo della Cattedrale di Ferrara
Questa carta dell'Antifonario III, interamente miniata, è ornata da un fregio a larghi girali attorno a piccoli oculi con animaletti e medaglioni che incorniciano la figura di alcuni profeti. Al centro del margine inferiore san Giorgio è rappresentato nell'atto di impugnare la lancia. L'iniziale minata raffigura invece "Davide in preghiera".
Gli artisti
Dalle trascrizioni settecentesche dei documenti originali apprendiamo il nome dei miniatori coinvolti: fra’ Evangelista da Reggio, Giovanni Vendramin, Martino da Modena e Jacopo Filippo Medici, detto l’Argenta. Quest'ultimo è il vero protagonista dell'impresa, autore della maggior parte dei volumi, qui attivo dopo essere stato al fianco di Taddeo Crivelli negli anni 1455-56 durante la realizzazione della Bibbia di Borso d’Este, oggi custodita alla Biblioteca Estense di Modena.
Page with figurative initial H (1477/78-1482) by Giovanni VendraminMuseo della Cattedrale di Ferrara
La carta 4 verso di questo Antifonario, il II della serie, è miniata con un vivacissimo fregio su fondo blu con larghi girali animati da putti in giocoso movimento. Nel margine sinistro i tre medaglioni incorniciano i profeti Isaia, Geremia e Baruch. Al centro del marginale inferiore, tra i due medaglioni con l'Agnello mistico, "San Giorgio uccide il drago" davanti ad un'attonita principessa. Nell'iniziale "H", su cui si arrampicano robusti putti, è rappresentata l'"Adorazione dei pastori", sotto al volo degli Angeli cantori, una delle scene più memorabili dei corali ferraresi.
Jacopo Filippo de Medici detto l'Argenta
Page with figurative inital A (1478-1484/85?) by Jacopo Filippo de Medici, Evangelista da ReggioMuseo della Cattedrale di Ferrara
L'Antifonario è decorato dall'Argenta con ricco e vivacissimo fregio a largo fogliame che, in grandi volute, racchiude numerosi oculi aperti su rappresentazioni animali. Ma guardiamolo più da vicino...
Decorative frieze (1478-1484/85?) by Jacopo Filippo de Medici, Evangelista da ReggioMuseo della Cattedrale di Ferrara
Nel margine inferiore il potente san Giorgio scaglia la lancia mortale.
Initial A (1478-1484/85?) by Jacopo Filippo de Medici, Evangelista da ReggioMuseo della Cattedrale di Ferrara
La grande iniziale è composta da una larga virgola riccioluta e da una pilastrata. Esse incorniciano "Le Marie al sepolcro". Le pie donne, rappresentate in avvolgenti manti di colori differenti, circondano la tomba, sul coperchio della quale sta seduto un biondissimo angelo.
Page with figurative initial B (1478-1486) by Martino da ModenaMuseo della Cattedrale di Ferrara
L'Antifonario VII è miniato da Martino da Modena e da Evangelista da Reggio. La carta 5 verso spetta al primo ed è caratterizzata da un ricco fregio su fondo oro dove fitti elementi floreali si avvolgono attorno a numerosi oculi con l'immagine di volatili, cerbiatti e scimmiette. Negli angolari invece si ritrovano mezze figure di santi, mentre al centro del margine inferiore spicca "San Giorgio uccide il drago". Nell'iniziale B, ricca di virgole fogliacee, un'iconica "Trinità" grandeggia su un paesaggio costituito da alberelli chiomati contro un cielo turchino.
Page with figurative initial U (1478-1486) by Martino da ModenaMuseo della Cattedrale di Ferrara
Nell'Antifonario VIII, a carta 2 verso, la pagina presenta un fregio con ampi angolari decorato con larghi girali e rosette dove razzolano numerosi animaletti; le figure dei santi appaiono dure e corpose in contrasto con la leggerezza del consueto "San Giorgio che uccide il drago", racchiuso al centro del margine inferiore.
L'iniziale miniata U rappresenta "Giobbe tentato dal demonio nelle vesti di un pellegrino".
Page with figurative initial E (1490-1493/94) by Jacopo Filippo de Medici, Evangelista da ReggioMuseo della Cattedrale di Ferrara
Evangelista da Reggio
L'applicazione di standard tecnici e iconografici fissi consente una pluralità di mani attive su singole miniature. Questo giustifica la frequente collaborazione del meno noto Evangelista da Reggio con Martino da Modena e Jacopo Filippo Medici detto l'Argenta. Al primo spettano in molte parti, come nell'Antifonario IX la decorazione delle lettere, mentre le parti figurate sono opera dell'Argenta e della sua operosa bottega.
Percorso a cura di Maria Chiara Mosele.
Ha collaborato Romeo Pio Cristofori.
Per approfondimenti si rimanda a "Museo della Cattedrale di Ferrara. Catalogo generale", a cura di Bernice Giovannucci Vigi e Giovanni Sassu, Edisai Edizioni, Ferrara 2010.
You are all set!
Your first Culture Weekly will arrive this week.