Partenza della Corte per la caccia da Venaria Reale (1665) by Melchior HamersLa Venaria Reale
L’opera, firmata dal pittore fiammingo Melchior Hamers (1638-1710), rappresenta la partenza per la caccia dalla Reggia di Venaria. Il ricco corteo che si appresta a partire vede a capo il duca Carlo Emanuele II (1634-1675) riconoscibile al centro del dipinto in sella ad un cavallo bianco.
Il duca, figlio di Vittorio Amedeo I e Maria Cristina di Francia, fu l’artefice della costruzione della Reggia di Venaria Reale che avviò a partire dal 1659, il cui progetto iniziale si deve all’architetto Amedeo di Castellamonte.
Nel dipinto, poco distante da Carlo Emanuele, vi è una nobildonna vestita con uno sfarzoso abito blu riconoscibile forse con la sorella Ludovica Cristina.
Si possono vedere numerosi paggi e servitori che sorvegliano i cani e si preparano alla caccia. Ognuno ha il proprio compito e il proprio ruolo secondo il rigoroso cerimoniale in uso presso la corte sabauda.
La caccia non era solo un’attività ludica ma anche rappresentazione di forza e di prestigio.
Vi è grande vivacità nella descrizione e resa dei personaggi, con grande attenzione ai dettagli e ai gesti.
L’opera è una preziosa testimonianza figurativa che permette di ricostruire l’aspetto architettonico del palazzo nel XVII secolo infatti sullo sfondo è riconoscibile l’ingresso seicentesco della Reggia con la Torre dell’Orologio ed il portale sovrastato dal cervo bronzeo, elemento anche utile dal punto di vista della cronologia dell’opera.
Quest’ultima presenta, dopo la firma del pittore, una data parziale. Il pagamento allo scultore Bernardo Falconi e al fonditore Simone Boucheron per la realizzazione di un cervo in bronzo, nel 1665, permetterebbe di ipotizzare così una datazione prossima per l’esecuzione del dipinto.
Stilisticamente la tela è molto simile a quella presente nella medesima sala nella Reggia di Venaria e rappresentante Carlo Emanuele II di ritorno dalla caccia.
Probabilmente sono parte di uno stesso ciclo dedicato alla caccia al cervo commissionato dal duca all’artista belga intorno al 1663.